Come la Numerologia Pitagorica può aiutarci a scoprire e decodificare gli indizi, sotto forma di archetipi, per realizzare il nostro Destino
Quando cerco una direzione stradale, leggo i cartelli. Quando cerco una direzione spirituale, leggo i numeri.
Chiara
Un paio di estati fa, durante un ritiro yoga con Vitadayoghina, una ragazza mi chiese se il comprendere il significato profondo dei numeri non portasse, alla lunga, al bisogno ossessivo di “analizzare” ogni cifra che incontriamo.
La domanda era interessante e, riflettendoci, la prima immagine che mi venne in mente fu… Topolino! Quando ero bambina, mio padre comprava ogni settimana gli albi Disney e, prima di imparare, a leggere mi limitavo a guardare le figure, provando a intuire le storie e sognando il momento in cui avrei potuto comprenderle davvero.
Poi ho imparato a leggere. E da quel momento non sono più riuscita a non leggere. La lettura è una conoscenza che, una volta acquisita, non si può dimenticare: se conosciamo le lettere e le parole, non possiamo più guardarle senza riconoscerle, decifrarle, comprenderle. Nessuno, però, considera questo un atto ossessivo: è semplicemente un’abilità che diventa parte di noi.
Cosa c’entra Pollicino?
Con i numeri succede lo stesso. Quando li guardo, non posso fare a meno di coglierne la qualità simbolica ed energetica; tuttavia, non si tratta di un impulso compulsivo, quanto di un linguaggio che ho imparato a leggere, uno strumento che utilizzo ogni giorno, proprio come leggere un libro, andare in bicicletta o guidare.
I numeri custodiscono un sapere profondo, capace di raccontarci il legame sottile tra spirito e materia. E quando iniziamo ad ascoltarli davvero, difficilmente torniamo indietro: perché quel linguaggio diventa parte di noi e ci accompagna nel cammino di consapevolezza.
Ecco la favola
La conoscenza esoterica – anche sotto forma di favole – ci insegna che, quando nasciamo, abbiamo già scelto tutto: dove, come, quando, in che famiglia, con quale nome, quali saranno le nostre sfide, quali i nostri talenti, le luci e le ombre sulle quali saremo impegnati per tutta l’attuale incarnazione, e molto altro. Poi, ci incarniamo e tutto sfuma fino a venire dimenticato.
Proprio perché consapevoli di questo, mi piace pensare che disseminiamo lungo il cammino delle briciole, come faceva Pollicino: piccoli indizi che ci aiutano a “ricordare”.
Ma, prima di tutto, dobbiamo essere consapevoli di aver fatto questo lavoro a monte; poi, ci impegneremo a rintracciare questi indizi e, infine, a decodificarli.
Dove troviamo gli indizi che ci siamo lasciati?
In base alla conoscenza che abbiamo e alle tecniche che utilizziamo, li troveremo nel nome, nel cognome, nella data di nascita, nel luogo di nascita, in taluni aspetti del corpo fisico, etc… Si tratta, quindi, di indizi che abbiamo sotto il naso, ma se non li sappiamo riconoscere, quello che avremo fatto prima di incarnarci, sarà stato un lavoro vano.
La numerologia, decodificatore dei nostri archetipi
Abbiamo già parlato qui di che cosa sia una mappa numerologica e di come ci possa aiutare nel corso della vita. Adesso, aggiungiamo che tutto quello che lì è scritto, lo abbiamo deciso noi e che la carta è una bussola imprescindibile per orientarci tra le briciole che ci siamo lasciati lungo il cammino: un meraviglioso viaggio tra gli archetipi che abbiamo scelto prima di incarnarci e in cui abbiamo riposto le informazioni che ci permettono di evolvere e di accettare con Fede e Fiducia il nostro cammino.
Non è tutto interessante e stimolante? 🙂
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