La mappa numerologica e i numeri del radicamento

Nelle ultime settimane, mi è capitato di preparare diverse mappe in cui il 4 e i suoi numeri di derivazione 13 e 22 sono molto presenti, sia come numeri del destino, sia come archetipi della croce cardinale, tra i più importanti e rappresentativi nella costruzione della carta numerologica pitagorica. Premetto che mi capita spesso di preparare mappe risonanti, nello stesso periodo, ma dal momento che il caso non esiste, è bene cercare di capire cosa – queste similitudini – ci vogliono comunicare.

A chi vuole approfondire, consiglio di leggere i miei post dedicati a questi archetipi sui profili social @aleteia_energia_e_benessere, ma ecco un riferimento utile per continuare nella lettura, ricordando che ogni numero rappresenta un archetipo, che ogni archetipo vibra in luce o in ombra e che, qui, ci concentreremo soprattutto sulla luce

Il numero 4, il Costruttore che, in ombra, diventa il Prigioniero

Il numero 4, il Costruttore

In luce è Il Costruttore, rappresentato dalle figure mitologiche di Dedalo e Gea, dea della Terra. Numero legato alla Terra, il 4 ci parla di una persona “quadrata”, capace di realizzare nella materia, precisa, puntuale, orientata alla concretezza, alla sicurezza, alla stabilità. Il Costruttore è serio, affidabile, concentrato sulla risoluzione di eventuali problemi. Il suo colore è il verde, quello del chakra del cuore. La sua capacità costruttiva può essere materiale (la casa, il lavoro, l’azienda, la falegnameria, etc.), ma anche metaforica (la famiglia, gli ideali, l’arte, la creatività, soprattutto quando deriva da 31), tuttavia teniamo presente la sua capacità di materializzare le cose, qualsiasi esse siano.

Delle sue ombre, puoi leggere sulle mie pagine IG e FB, così come quelle dei numeri successivi.

Il numero 13, l’Alchimista

Questo numero karmico ha accumulato il suo karma in molte vite e, per portare in luce la sua parte spirituale e profonda, deve sciogliere i lacci con l’attaccamento… ai beni materiali

Sembra paradossale che un numero, la cui riduzione è 4 – quindi molto radicato nella materia – debba staccarsene.

In realtà, l’Alchimista non deve vivere privandosi dei beni materiali, quanto invece diventare così consapevole da realizzare che se c’è abbondanza va bene, ma se non c’è va bene lo stesso, perché la sua centratura non è influenzata da quello che ha. Dovrebbe poter costruire, senza rimanere attaccato a ciò che ha realizzato: lasciar andare, fluire, trasformarsi da piombo in oro, da crisalide a farfalla. Il cambiamento continuo: ecco il maestoso destino del 13. Ricostruzione alchemica di sé, piuttosto che costruzione ex novo. D’altra parte, parliamo di una forte risonanza con io dio egiziano Thoth (associato alla matematica, alla geometria, alla saggezza) e con Ermete Trimegisto, quindi figure di grande sapere e sperimentazione. 

Il numero 22, il Creatore

Quando è in luce, il Creatore ci parla delle opere di Brahma e dell’architetto egiziano Imhotep. Le sue straordinarie capacità gli permettono di dare forma al caos primordiale, di materializzare su questo piano grandi progetti che arrivano da suggerimenti intuitivi, che riguardano anche l’intera comunità e che hanno come obiettivo sempre il benessere degli altri. Attratto dall’esoterismo e dalla conoscenza, il Costruttore può anche trasformarsi in un implacabile Distruttore, quando non è soddisfatto di ciò che vede. La sua altissima spiritualità deriva dal fatto che si tratta di un numero maestro o doppio (11 e tutti i suoi multipli), quindi carico di potenza e capacità attuativa

Costruire e ricostruire: le indicazioni dei numeri 

Il fatto che così tanti 4, 13 e 22 stiano comparendo nelle mappe numerologiche potrebbe indicare il bisogno di solidità, radicamento e costruzione – o, meglio, ricostruzione – dei quali c’è bisogno in questo momento storico. Ora che siamo tirati da guerre, pandemie, crisi climatiche, paure generate ad hoc dai media per tenere sotto controllo la popolazione, la forza del 4 e dei suoi numeri di derivazione sta proprio nel cercare il controllo della propria vita in se stessi e non in quello che viene imposto da fuori. 

Centratura nonostante la forza del vento cerchi di sradicarci: ecco l’insegnamento che si può intuire in questi potenti archetipi. Capacità di costruire o ricostruire qualcosa che durerà oltre questo periodo del Kali Yuga e che ci ricorderà della forza che possiamo avere, tutti insieme.

I numeri sono vibrazione, energia, ma soprattutto indicazioni lucide e potentissime: se ascoltiamo quello che hanno da dirci, potremmo lavorare al meglio su di noi e contribuire a creare una società sana e stabile, in cui le paure costruite a tavolino e instillate dall’esterno non avranno più alcuna presa. 

Come dice il personaggio di Sarah (Jennifer Connelly) a Jared (David Bowie) che la tiene prigioniera (l’ombra del Costruttore è proprio il Prigioniero) alla fine del film Labyrinth (Jim Henson, 1986): “Tu non hai alcun potere su di me”. E bastano questo poche, consapevoli parole per farla uscire immediatamente dalla prigione in cui è confinata.

Contatti

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